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INTERVENTI DI DEUMIDIFICAZIONE

LA TRANQUILLITA' DI SOLIDE GARANZIE

Le murature di mattoni o pietra interessate da umidità ascendente subiscono vari fenomeni di degrado, fatiscenza e instabilità, preceduti da macchiature, muffe e distacchi di intonaci e finiture.

I trattamenti eseguiti dalla AhRCOS® non si limitano al solo lato estetico del problema ma vanno all' origine dello stesso, riuscendo non a ripararne gli effetti ma ad eliminarne la causa.      

L'umidità di risalita per capillarità dal suolo nelle murature – nota anche come “umidità ascendente” – e l’umidità di controspinta per murature controterra rappresentano statisticamente il fenomeno più diffuso attraverso il quale l'umidità penetra nei manufatti edilizi in calcestruzzo e/o muratura e costituisce una delle cause più frequenti del degrado delle finiture negli edifici.

La presenza di questa forma di umidità è dovuta essenzialmente al fenomeno fisico della capillarità, ossia la capacità dell'acqua di penetrare nelle murature e di risalire verso l’alto – in apparente contrasto con le leggi dell’idrostatica e della gravità – e verso l’interno attraverso i capillari presenti nei materiali costituenti le murature stesse.

Il fenomeno ha origine dalle forze di adesione (tensione superficiale) che si stabiliscono all'interno del capillare tra il liquido in esso contenuto e le pareti del capillare stesso comportando la risalita nel vaso tanto più quanto più piccola è la sua sezione (legge di Jourin-Borelli).

In presenza di murature costruite con materiali molto igroscopici, capaci cioè di assorbire anche il vapore acqueo presente nell’atmosfera - come generalmente sono le malte e i laterizi - il contenuto d’acqua dovuta alla risalita per capillarità dal suolo può raggiungere fin oltre il 30% del volume, corrispondente a 300 litri di acqua per ogni metro cubo di muratura!

Si manifesta così, sulla superficie della muratura, una linea di demarcazione che separa la parte inferiore umida - resa evidente da una "macchiore più intenso che parte dalla base - da quella superiore, non interessata dal
fenomeno di risalita capillare e quindi asciutta.

Le murature di mattoni o pietra interessate da umidità ascendente subiscono vari fenomeni di degrado, fatiscenza e instabilità, preceduti da macchiature, muffe e distacchi di intonaci e finiture.

La risalita dell'acqua in una muratura può raggiungere anche quote assai elevate e ciò dipende principalmente dai seguenti fattori:

  • dimensione dei capillari del materiale costituente la muratura;
  • quantità d'acqua contenuta nel suolo su cui la muratura è posta a diretto contatto;
  • spessore della muratura;
  • natura e concentrazione dei sali presenti in soluzione nell’acqua contenuta nel terreno;
  • grado di evaporazione permesso dalle superfici murarie in relazione ai parametri microclimatici dell'ambiente esterno.

Gli effetti dannosi:

In generale, l’umidità ascendente dà avvio ad un processo irreversibile di disfacimento degli elementi laterizi o lapidei, degli intonaci e delle malte che costituiscono la muratura, che può provocare i seguenti tipi di danni:

  • presenza diffusa di macchie e di efflorescenze saline;
  • degrado dei materiali per effetto del fenomeno del gelo;
  • distacchi degli intonaci dalla muratura per la presenza di sali veicolati dall'acqua e provenenti dal terreno o dai materiali da costruzione che costituiscono la muratura;
  • riduzione dell'isolamento termico degli edifici;
  • degrado dovuto a incompatibilità chimica dei materiali costituenti la muratura.


Tra i suddetti, particolare rilevanza possono assumere i danni provocati dalla presenza di Sali (generalmente solfati, cloruri e, meno frequentemente, nitrati): i sali sciolti nell'acqua di risalita, infatti, vengono veicolati in superficie dove, per effetto dell’evaporazione, precipitano allo stato solido costituendo le caratteristiche "fioriture" superficiali note come efflorescenze.

Quando i sali veicolati dall’acqua presentano caratteristiche di elevata igroscopicità, sono in grado di assorbire umidità dall’atmosfera con effetti di incremento dei fenomeni di degrado connessi alla presenza di umidità: nei casi più gravi si può assistere nella zona umida alla vera e propria disgregazione degli intonaci causata dalla formazione di solfati e dalla loro successiva asportazione a causa dell’aumento di volume che si accompagna alla cristallizzazione dei sali solubili. L’umidità ascendente, eventualmente abbinata ad altre forme di umidità, produce, inoltre, ambienti malsani e condizioni sfavorevoli nei confronti del benessere igrotermico dell’utenza. Favorisce, infatti, la diffusione di muffe e di fenomeni di condensa superficiale e provoca rilevanti variazioni nelle caratteristiche di isolamento termico delle murature: la resistenza termica della parete, infatti, può ridursi, in presenza di murature impregnate d’acqua, anche del 50%, con evidenti ricadute a carattere igienico ed economico.

Metodi di intervento tradizionali:

Tra le varie forme di umidità che possono colpire le murature, quella dovuta alla risalita capillare rappresenta storicamente la più difficile da contrastare e debellare. L’attuale stato dell’arte nel difficile campo della deumidificazione muraria contempla svariate tecniche, basate su diversi principi fisici e chimici:

  • tecniche - più datate - che tentano di agevolare l’evaporazione e, quindi, di ridurre l’altezza di risalita dell’acqua, inserendo nel corpo murario dei sifoni atmosferici per favorire lo scambio di umidità tra l’aria esterna e il muro (es. sifoni di Knapen);
  • tecniche che si limitano alla sostituzione dei vecchi intonaci con nuovi intonaci speciali, miranti ad aumentare il grado di traspirazione naturale della muratura (ad es. intonaci macroporosi), destinati ad un rapido collasso per riempimento delle cavità, soprattutto in ambienti interrati.
  • tecniche – più recenti - basate sui meccanismi di trasporto dell’elettrosmosi, che tentano di trasportare le molecole d’acqua dalla muratura umida al terreno di provenienza inserendo nell’intero sviluppo della muratura più elettrodi alimentati da corrente continua (barriere elettroosmotiche).

Tutte queste tecniche, benché sperimentate e largamente impiegate in edilizia ormai da svariati decenni, si sono dimostrate, all’atto pratico, di dubbia efficacia, o per l’onerosità e/o rischi di realizzazione degli interventi in rapporto ai risultati effettivamente raggiungibili, o per gli scarsi o nulli risultati conseguiti in termini di deumidificazione, o addirittura per l’inefficacia a mantenere nel tempo i risultati – ancorché positivi - raggiunti immediatamente a seguito dell’esecuzione degli interventi.

Il metodo dello sbarramento orizzontale mediante barriera chimica combinato allo sbarramento verticale tricomponente, risultano efficaci in quanto in grado di intasare e riempire i capillari con materiale idrorepellente ed impermeabile, bloccando completamente il fenomeno della risalita capillare .A fronte di questa realtà, il sistema IDRO STOP SYSTEM della AhRCOS® per la Deumidificazione e il Controllo dell'umidità nelle murature, basato sulla “Tecnologia dello sbarramento verticale e orizzontale”, rappresenta una soluzione certificata e sicura, che non si limita al solo lato estetico del problema ma va all' origine dello stesso, riuscendo non a ripararne gli effetti ma ad eliminarne la causa.      

Ciò è possibile solo con un intervento diretto e mirato all' arresto della "risalita capillare" dell' acqua eseguendo uno sbarramento chimico orizzontale, ottenibile iniettando, con gruppi pompanti a basse pressioni (0,5-1,0 bar), prodotti capaci di reticolare in presenza di acqua realizzando un effetto di impermeabilizzazione e di consolidamento, con composizioni estremamente fluide e penetranti, capaci di sostituirsi all' acqua presente nelle zone di iniezione, con elevate capacità reattive ed un pronto sviluppo delle caratteristiche di idrorepellenza. L’ iniezione viene eseguita con serbatoi a pressione o gruppi pompanti a bassa pressione con rapporti di compressione 1:1, evitando così la minima probabilità di fluorescenza di sali cristallizzati.
Solo con questo ciclo completo di applicazioni possiamo eliminare, in modo sistematico, la presenza di umidità.

Da sempre lavoriamo sott’acqua .............. senza bagnarci mai.

Vantaggi :

  • Intervento definitivo che non perde l’efficacia nel tempo.
  • L’iniezione viene eseguita con pompanti che “impongono” l’assorbimento e non con sistemi a caduta privi di pressione.
  • Si agisce all’interno del muro modificando la capacità di assorbimento di acqua da parte del muro.
  • Non vengono né tagliate ne indebolire le strutture murarie .
  • Il risultato non è legato al funzionamento di “apparecchi elettrici” che possono non funzionare ed il sistema non genera campi magnetici.
 







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