CUCIRE LA PIETRA CON LA PIETRA: IL SISTEMA TICORAPSIMO®
Il sistema “Ticorapsimo®” può essere utilizzato per murature sia regolari che irregolari, sia a livello locale, ad esempio per singoli pannelli murari di edifici esistenti, sia a livello globale, ovvero come metodo di rinforzo di una costruzione in muratura nel suo comportamento di insieme, con particolare, ma non esclusivo, riferimento al comportamento in presenza di sisma. Il metodo proposto può essere utilizzato anche per ripristinare la continuità di una muratura in presenza di fessure e lesioni, o per ammorsare efficacemente murature o parti di muratura fra loro non ammorsate o non del tutto ammorsate.
Il sistema “Ticorapsimo®” è in grado di migliorare le connessioni strutturali fra impalcati e murature e di incrementare le caratteristiche meccaniche di resistenza a compressione, a taglio e le capacità flessionali per azioni nel piano e fuori dal piano della muratura. Al tempo stesso può essere utilizzato per collegare in modo diffuso le lesioni, le pareti verticali tra loro e le pareti verticali con orizzontamenti e coperture, di fornire alle murature quella resistenza a trazione che nel caso di murature irregolari (dove spesso si hanno giunti verticali allineati) non riescono a beneficiare dell’”effetto catena” presente nelle murature regolari con ortostati e giunti ben sfalsati. È in grado di fornire il collegamento trasversale tra i paramenti della muratura, essendo le corde trasversali disposte come diatoni artificiali capaci di conferire monoliticità al pannello murario, opponendosi al distacco tra i paramenti e fornendo un’adeguata resistenza a trazione (necessaria anche in presenza dei soli carichi verticali) e a taglio (necessaria per non far scorrere tra loro i paramenti).
Il sistema di consolidamento in opera garantisce i seguenti vantaggi:
Incremento dei pesi in sostanza trascurabile;
Realizzazione di consolidamento murario con sistema Ticorapsimo® (cucire la pietra con la pietra) realizzato con elementi flessibili in pietra macinata di basalto per consolidare murature storiche e moderne, tradizionali o a sacco oltre a riparare dissesti strutturali e a migliorare collegamenti e continuità strutturale tra elementi distinti o lesionati ed in grado di conferire monoliticità ai pannelli murarie e a conferire incremento di resistenza per gli scopi progettuali a cui destinato realizzato su murature già stonacate mediante esecuzione di fori passanti nello spessore del paramento murario del diametro di 16-18 mm localizzati secondo le indicazioni della D.L., soffiatura e rimozione di detriti dagli stessi. Scarnitura delle fughe indicate dalla D.L. fra gli elementi lapidei (o di laterizio) del paramento murario, eseguito manualmente o con sgorbia meccanica con accuratezza al fine di non ledere la trama muraria, spazzolatura dei giunti e depolveratura degli stessi e pulizia generale. Successiva primerizzazione del supporto, solo se necessario, e se non in contrasto con le esigenze di conservazione dei materiali originali su indicazione della D.L., al fine di consolidare superfici porose e friabili, mediante applicazione di resine epossidiche bicomponenti all’acqua a bassa viscosità con caratteristiche di elevata penetrazione.
Creazione di allettamenti su strutture murarie, mediante applicazione di maltina a calce a base di leganti idraulici, calce con aggiunta di pozzolana miscelata compatibile con strutture storiche, in quanto utilizza materiali naturali tradizionalmente usati nell’edilizia storica, con basso tenore di sali solubili, conforme ai requisiti della Comunità Europea richiesti alle malte per muratura (UNI EN 998-2 tipo M15), esente da cemento e composta da calce idraulica naturale NHL (UNI EN 459), ottenuta per cottura di marne e calcari a bassa temperatura, in grado di garantire il corretto piano di posa per i rinforzi e garantire il mantenimento della massima traspirabilità del supporto, con elevata permeabilità al vapore, altissima resistenza al fuoco, ottima reversibilità.
Messa in opera con il sistema brevettato “Ticorapsimo®” di cordino in basalto del diametro nominale minimo di almeno mm 4.00 (corrispondente indicativamente ad un numero medio di filamenti di 58500 del diametro medio di circa 13*10-3 mm ed in grado di sostenere un carico di rottura a trazione medio di almeno 3000 N ed una deformazione a rottura media di circa il 5%), a speciale tessitura “a trame infinite”, con leggera pretensione manuale esercitata dall’operatore.Realizzazione di consolidamento murario con sistema “Ticorapsimo®” (cucire la pietra con la pietra) realizzato con elementi flessibili in pietra macinata di basalto per consolidare murature storiche e moderne, tradizionali o a sacco oltre a riparare dissesti strutturali e a migliorare collegamenti e continuità strutturale tra elementi distinti o lesionati ed in grado di conferire monoliticità ai pannelli murarie e a conferire incremento di resistenza per gli scopi progettuali a cui destinato realizzato su murature già stonacate mediante esecuzione di fori passanti nello spessore del paramento murario del diametro di 16-18 mm localizzati secondo le indicazioni della D.L., soffiatura e rimozione di detriti dagli stessi.
Il consolidamento di strutture murarie a sacco, caotiche e incoerenti con perforazioni ed iniezioni di miscele di materiali in sospensione viene realizzata mediante esecuzione di un reticolo nel paramento, costituito da un numero adeguato di fori per iniezioni, mediamente n. 4-8 per ogni metro quadrato, utilizzando le cavità presenti nei giunti o praticando i fori con il trapano elettrico a sola rotazione, il cui diametro di perforazione sia di almeno mm 25. Profonda pulizia degli stessi con aria in pressione al fine di rimuovere tutti i detriti presenti ed ottenere superfici interne ai fori sane e pulite. Inserimento all’interno dei fori e prima delle iniezioni di barre in fibra di basalto, di forma circolare tipo “AhRCOS ® XGrip Spiralex 4” ad aderenza migliorata in fase di poltrusione, con elevata leggerezza e resistenza a trazione, superiore adesione al supporto con tessuto in fibra ottenuto dalla macinazione di pietre di basalto e cottura delle stesse, diametro mm. 4.
Il basalto è una roccia derivata dalla solidificazione della lava vulcanica con un punto di fusione di circa 1400°C, è stato usato fin dall’antichità per la sua durezza per lastricare le strade e come riempimento nelle costruzioni (Militky J. Et al., 2002-2007). Per produrre la fibra di basalto è necessario portare la roccia alla temperatura di fusione e quindi, tramite un processo di estrusione, ottenere filamenti continui. Le fibre così ottenute risultano avere caratteristiche meccaniche comprese tra quelle delle fibre di vetro e quelle delle fibre di carbonio (Wu Z. et al., 2010). Il basalto è un materiale durevole: risultati di test in laboratorio riportati in letteratura (Van de Velde, K. et al., 2003; Wei, B. et al., 2010) mostrano come l’esposizione ad ambienti aggressivi (acidi e basici), danneggi maggiormente le fibre di vetro che non quelle di basalto.
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